Nel corso della sua vita Ricas non è stato solo pittore e scultore, complice l’influenza di Bruno Munari, negli anni ’30 egli realizza Macchine Inutili e disegni per tessuti, mentre per Tullio d’Albisola progetta alcune ceramiche. Nel Dopoguerra, durante la sua permanenza in Sud America, lavora come regista e scenografo teatrale, mentre negli anni ’50, a Milano, si occupa anche di allestimenti per fiere e negozi.
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